CLAUDE MCKAY (1890-1948)
Nato e cresciuto in Giamaica, McKay lascia la sua isola nel 1912 conducendo in seguito una vita da girovago. Dopo gli studi alla Tuskegee University in Alabama (università per neri fondata da Booker T. Washington) e una laurea alla State University del Kansas, arriva a New York nel 1914, dove inizia a scrivere poesia e a attivarsi per la rinascita culturale e politica dei neri. Per qualche tempo collabora al Liberator, la rivista di Max e Crystal Eastman innovativa rivista del partito comunista.
E’ in questa rivista che venne pubblicata la sua poesia più famosa, “If We Must Die”, scritta In quell’ “estate rossa” del 1919 che vide i neri ferocemente aggrediti dai bianchi anglosassoni in numerose città americane, Chicago in particolare, dove vi furono anche reazioni dei neri. Gli scontri facevano seguito alle tensioni sociali emerse con il ritorno dei combattenti neri e bianchi dal fronte, e ai problemi lavorativi del dopoguerra.
Una gang di bianchi che dà la caccia ai neri a Chicago nel 1919.
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